Il re-homing dei riproduttori: fa bene al gatto o all'allevatore?

Per chi ci guarda dall'esterno sembra una mancanza di affetto: come fa una persona a cedere un gatto con il quale ha convissuto per anni? Gli allevatori sono anaffettivi?

Bisogna prendersi il tempo di capire: il re-homing è fatto esclusivamente per il benessere dei gatti. 

Immaginate un allevatore, che fa selezione e che poterla fare deve necessariamente variegare il più possibile e cambiare i riproduttori, che tiene tutti i gatti che sterilizza. A meno che non possieda un castello, per garantire ai suoi gatti una vita serena, deve necessariamente trovare una soluzione consona al loro benessere.

Quando ho dovuto cedere il mio Mirtillo, il mio primo siberiano, è stato uno strazio ed ancora oggi, dopo diversi anni, ne sento la mancanza; fortunatamente è affidato ad un caro amico e posso andare a trovarlo quando voglio. Ma non potevo tenerlo perchè era diventato difficile per lui convivere con altri maschi, anche se sterilizzato. 

Inoltre quando stalloni e fattrici vengono sterilizzati, spesso cambiano i rapporti fra loro ed i gatti ancora fertili creando situazioni di disagio, talora anche grave, per i gatti stessi. Meglio per loro cambiare casa che essere 'bullizzati' dagli altri gatti.

Ciò perché un allevatore serio fa accoppiare solo un numero limitato di volte e poi sterilizza per evitare di danneggiare la salute del gatto, specialmente delle femmine. Questo per noi è importantissimo.. 

Se un allevatore fa accoppiare un gatto fino a tarda età e, una volta sterilizzato, non si preoccupa dello spazio che condivide  e dei suoi rapporti con i gatti ancora fertili, comincia a preoccuparti per i suoi gatti.